Il nostro peso corporeo ci evidenzia il bilancio energetico tra entrate ed uscite caloriche dell'energia che viene introdotta con gli alimenti: se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l'eccessosi accumula nel corpo sotto forma di grasso, determinando un aumento di peso oltre la norma. Se invece si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo utilizza le sue riserve di grasso per far fronte alle richieste energetiche.
Quantità eccessive di grasso corporeo costituiscono un pericolo per la salute, soprattutto per il rischio di insorgenza di alcune malattie (cardiopatia coronarica, diabete, ipertensione
e alcuni tipi di cancro), di insufficienza respiratoria (apnee notturne) e delle conseguenze “meccaniche” provocate dal sovraccarico sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale.
Tanto maggiore è l'eccesso di peso dovuto al grasso, tanto maggiore è il rischio.
Un peso stabile, che rientri nei limiti della norma, contribuisce quindi a far vivere meglio e più a lungo.
La preoccupante diffusione del sovrappeso e dell'obesità nella nostra società è in parte attribuibile al fatto che la vita moderna promuove stili di vita estremamente sedentari, con livelli assai ridotti di attività fisica. Di conseguenza, il raggiungimento di un peso corporeo corretto va realizzato sia
attraverso una vita fisicamente più attiva, sia attraverso il controllo dell'alimentazione con un'equilibrata riduzione delle entrate caloriche.
Una riduzione che non deve però essere spinta oltre determinati livelli, poiché deve essere comunque garantito l'apporto di tutte le sostanze nutritive indispensabili, rispettando semplici regole di comportamento alimentare che consistono nella scelta preferenziale di alimenti poveri di grassi e ad alto valore nutrizionale, con relativamente poche calorie e buon potere saziante.
Quindi se il peso è al di sopra dei limiti normali si deve necessariamente riportalo gradualmente entro tali limiti, e visto che il “fai da te”, con diete squilibrate o molto drastiche, solitamente non porta ai risultati sperati, e possono essere anche dannose per la salute, ci si deve rivolgere ad uno specialista, che nel programmare un tipo di alimentazione adatta, tiene in considerazione anche le abitudini di vita, gli orari di lavoro, i gusti e le eventuali patologie già sviluppatesi.
Ognuno di noi sfogliando una rivista, acquistando un libro, navigando su Internet può trovare dei modelli alimentari ipocalorici che esaltano le virtù di un gruppo di alimenti a sfavore di un altro: non è detto che non siano effettivamente dei buoni regimi alimentari dimagranti, ma non è detto che siano effettivamente efficaci per tutti, e non è detto che siano effettivamente innocui per la salute.
Ognuno di noi possiede un equilibrio diverso e quando lo si perde è nella ricerca del perché del disequilibrio che si può arrivare alla soluzione del problema.
Quindi per ogni sovrappeso ci deve essere necessariamente un approccio alimentare diverso.
Se per l’amico l’alimentazione esclusivamente a base di proteine ha dato buoni risultati può non darli a noi che magari necessitiamo di una alimentazione più ricca in frutta e cereali non raffinati.
Se una alimentazione totalmente vegetariana può essere una panacea per molti non è detto che a noi faccia bene.
Poiché all' uomo sono indispensabili tanto le proteine (carne, pesce, uova, latte) quanto i carboidrati (pane, pasta, riso, patate, legumi, frutta) nella maggior parte delle situazioni è necessario seguire una alimentazione mista, piuttosto che monotematica, per non obbligare l'organismo ad un grande lavoro di trasformazione chimica durante le fasi della digestione.
Ci si deve ricordare che tutte le esagerazioni sono dannose e che il vigore dell' adolescente, il benessere fisico dell' adulto e una vecchiaia sana e serena, dipendono da una alimentazione giudiziosamente mista, proporzionata e adeguata ai particolari bisogni soggettivi che variano secondo l' età, il sesso, il genere di lavoro, il tipo di esercizio fisico che si svolge e lo stato fisiologico. Quando l’alimentazione è male assortita, troppo uniforme o irrazionale, ogni giorno si formano delle carenze e dei vuoti nell' organismo e mentre magari l’accumulo adiposo che si voleva eliminare stenta a perdersi si vanno a impoverire preziose riserve di sali minerali nei tessuti, il che causa, a lungo andare, deficit e malattie.
Dispepsie, gastralgie, enteriti, dermatiti, squilibri del fegato e dei reni sono spesso dovute ad una alimentazione irrazionale, che esagera in certi alimenti ma che poi è insufficiente in vitamine e sali minerali.
Una nutrizione razionale e ben equilibrata, stabilita rispetto alle nostre necessità effettive, conserva il buon funzionamento degli organi, ne evita il precoce deperimento, ci permette di esercitare in tutta pienezza le nostre facoltà fisiche ed intellettuali in una efficace difesa contro le malattie.
(Roberta Fianchini, Dietista)
(Roberta Fianchini, Dietista)